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Fisciano, il Consiglio comunale approva il rendiconto 2022. Gioia: “Bilancio sano e conti in ordine”

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“Un bilancio solido e sano con una tenuta ordinata e rigorosa dei conti”. Ha esordito così l’assessore Franco Gioia nel presentare il rendiconto 2022 al Consiglio comunale di Fisciano, che ha poi approvato a maggioranza lo strumento finanziario. La parola d’ordine è equilibrio, per accompagnare il paese verso la ripartenza dopo anni difficili: “Nonostante l’incertezza e il continuo cambiamento della normativa contabile abbiamo ottenuto un risultato importante – afferma l’assessore al Bilancio – Il 2022 è stato un anno caratterizzato dal caro energia, con aumenti dei costi di elettricità, gas, carburante. A tal proposito ci siamo mossi in direzione dell’efficientamento energetico degli edifici comunali, in particolare con un progetto da un milione di euro su cinque scuole, che si concluderà entro settembre e permetterà notevoli risparmi”.

Gioia mette poi in evidenza il miglioramento dei numeri sul disavanzo: “Il rendiconto 2021 si era chiuso con un disavanzo di amministrazione di 995.216,85 euro, ora siamo a 60.303,06. In pratica abbiamo quasi azzerato la cifra nonostante l’azione di pulizia dei residui attivi: ne sono stati cancellati 2.203.076,97 euro, relativi soprattutto a sanzioni e interessi cancellati dalle rottamazioni delle cartelle”. Ma per Gioia il numero più significativo è quello del conto economico: “Si passa da un risultato positivo di 570.000 euro nel 2021 a 4.524.000 euro nel 2022”.

L’assessore ricorda anche l’impegno sulle assunzioni: “Abbiamo dovuto far fronte a numerosi pensionamenti, a partire da quelli di quota 100. Grazie alle procedure avviate nel 2022 siamo stati in grado di assumere finora otto nuove risorse e proseguiremo su questa strada”. Infine una stoccata: “I numeri parlano chiaro, il consuntivo dimostra che i conti sono in ordine nonostante il chiacchiericcio di chi forse preferirebbe il contrario. In giunta abbiamo appena approvato anche il preventivo 2023 che consoliderà ulteriormente la strada tracciata”.

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‘Fondi Coesione’: il Consiglio di Stato dà ragione alla Campania

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Il Consiglio di Stato ha accertato con una sentenza l’obbligo del Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnnr “di definire il procedimento di stipula dell’Accordo di coesione con la Regione Campania per la destinazione dei fondi”.

La Regione Campania aveva fatto ricorso lo scorso gennaio lamentando il ritardo nella conclusione dell’accordo, stipulato invece con la maggior parte delle altre Regioni e Province autonome.

Il Tar per la Campania accolse il ricorso con sentenza oggi confermata dal Consiglio di Stato. “Si tratta dei fondi già assegnati alla Regione Campania con delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile”.

(fonte: Ansa.it)

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Nicola Caputo candidato alle Europee resta seduto sulla poltrona di Assessore Regionale

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NAPOLI – È già cominciata la campagna elettorale per i candidati al Parlamento Europeo e tra i candidati della Campania si può scorgere il nome di Nicola Caputo tra le file di Stati Uniti d’Europa la lista nata dalla fusione di Renzi ed Emma Bonino.

Nicola Caputo, ad oggi rappresenta i voti del Presidente della Regione De Luca, dato che il Governatore ha deciso di “pesarsi” come si dice in gergo, per una sfida a sfondo regionale, proprio contro il suo partito che, come tutti sanno, è stato l’artefice dei primi bastoni messi tra le ruote alla sua lotta per il terzo mandato.

Quindi De Luca contro il PD di Raffaele Topo, altro elemento di spicco della Campania, preferito dal PD insieme alla Picierno, Decaro e Sandro Ruotolo.

Ieri è stata la giornata del primo annuncio di Nicola Caputo attraverso i social, dove informa i propri fan del cambio strategico della Comunicazione, col quale si è deciso di usare i propri social solo ed esclusivamente per comunicazioni elettorali, accantonando per adesso la comunicazione istituzionale dell’Assessore all’Agricoltura della Regione Campania.

“Le istituzioni sono una cosa seria, alta, solenne e vanno rispettate, così come le elezioni sono il momento più alto dell’esercizio della democrazia: per questo ho inteso come deontologicamente corretto interrompere l’attività di comunicazione istituzionale relativa all’Assessorato.

Ho servito le istituzioni sempre – prosegue l’Assessore – con il massimo della passione e della abnegazione, cercando di rendicontare quanto facevo tutti i giorni. L’ho fatto sia da Parlamentare europeo che da assessore regionale (ben 914 Agridiario e 156 AgriWeekReCap) senza mai confondere l’attività istituzionale con quella politica.

Con la stessa trasparenza, senso delle Istituzioni e onestà intellettuale – conclude – ho deciso di non confondere il Nicola Caputo candidato con il Nicola Caputo assessore”.

Queste alcune parole del post pubblicato ieri da Nicola Caputo. L’Assessore parla di deontologia, trasparenza, senso delle istituzioni e onestà intellettuale. Praticamente tutti valori di una perfetta democrazia usati in un solo post. Peccato però che il senso di democrazia vorrebbe che l’Assessore sia messo alla pari dei suoi competitor e non quello di rivestire una carica istituzionale in campagna elettorale, la quale carica, indiscutibilmente determina un vantaggio rispetto ai concorrenti, dato che in questo mese, si potranno continuare a dare risposte “politiche” agli amici e agli amici degli amici come già successo, forse inconsapevolmente, con uno dei suoi staffisti, ma questo ve lo racconteremo in un altro editoriale.

Praticamente l’Assessore Nicola Caputo, sta conducendo la campagna elettorale per le europee stando “seduto a cavallo” – come si dice in gergo politico – e poi parla di democrazia, senso delle istituzioni e trasparenza. Avrebbe fatto davvero questo se si fosse dimesso da Assessore regionale. Tanto é vero che chi comincia a leggere il suo post, nelle prime battute, crede proprio di stare lì a leggere delle sue dimissioni, peccato però che la comunicazione era solo per avvertire che la sua pagina smette di essere istituzionale per diventare promozionale. Peccato per quelli che realmente sperano in un cambio di rotta della politica.

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Sciopero indetto da Vesuviana, C. Flegrea, Cumana ed EAV

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Lunedì 6 maggio 2024, ci sarà uno sciopero di 24 ore proclamato dall’Usb.
Le ragioni di tale sciopero, che paralizzerà parzialmente la viabilità campana, sono da ricondursi ai problemi relativi alla sicurezza e al benessere di lavoratori e cittadini, dalla manutenzione dei treni e degli autobus, all’adeguamento dei contratti.
Durante lo sciopero di Lunedì 6 maggio, saranno ovviamente garantite alcune corse per la Circumvesuviana.

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